L’integrazione dei droni per l’irrorazione e lo spandimento sta rivoluzionando le operazioni agricole. I droni offrono una serie di soluzioni, dalla gestione delle colture all’applicazione dell’imbiancatura nelle serre. Questo accelera notevolmente le attività che richiedono tempo e riduce al minimo lo spreco di risorse grazie a una distribuzione precisa e uniforme. Ecco i vantaggi dell’implementazione dei droni per irrorazione per gli agricoltori.

Per esempio, se si vuole imbiancare in modo efficiente una serra di grandi dimensioni e su scala industriale, di solito si utilizza un’attrezzatura montata sul tetto e spinta da un operatore, che comporta alcuni rischi e richiede tempo e sforzi significativi. Utilizzando un drone per l’irrorazione, invece, il lavoro può essere eseguito autonomamente e completato in un’ora (a seconda delle dimensioni della serra). I droni DJI Agras consentono di impostare in modo specifico l’ugello per disperdere il liquido alla velocità desiderata, offrendo notevoli vantaggi in termini di velocità e sicurezza rispetto al metodo tradizionale.

La serie DJI Agras è costituita da droni all’avanguardia progettati per migliorare l’efficienza nel settore agricolo; gli ultimi arrivati sono il T50 e il T25.

Il T50 vanta una notevole capacità di carico, fino a 40 litri per l’irrorazione e 50 kg per lo spargimento, che lo rende ideale per le operazioni agricole su larga scala. Il T25, invece, offre caratteristiche avanzate simili in una forma più compatta, con un carico utile di 20 litri per l’irrorazione e 25 kg per lo spandimento, perfetto per le attività su scala ridotta.

Studio di caso Agras

Drone Ag, un’azienda che cerca di aumentare la produttività agricola attraverso l’automazione dei droni, sta attualmente conducendo un caso di studio in un’azienda agricola in Scozia. Lo studio mira a valutare l’efficacia della dispersione dei semi e della successiva crescita utilizzando il DJI Agras T10 per disperdere i semi. Lo scopo è monitorare lo sviluppo dei semi rispetto alle stagioni precedenti, quando la dispersione avveniva tramite il trattore.

Siamo ansiosi di scoprire come i semi di trifoglio che spargiamo si insediano e aiutano l’impollinazione del raccolto di fagioli. È fantastico perché non trasciniamo macchinari pesanti nel campo, il che significa che non schiacciamo il raccolto o compattiamo il terreno. Inoltre, la struttura radicale del trifoglio contribuisce a migliorare la struttura del suolo e il trifoglio stesso fissa l’azoto per la stagione successiva.

Alex Macdonald-Smith, Chief Operations Officer // C.O.O. di Drone Ag Limited.

Poiché i droni disturbano meno il suolo rispetto ai trattori, è probabile che la vegetazione sia più sana. Inoltre, i droni sono alimentati a batteria e quindi non hanno emissioni dirette oltre all’energia utilizzata per caricare le batterie, il che li rende più ecologici. A lungo termine, l’uso dei droni può anche ridurre il consumo complessivo di carburante, contribuendo a una pratica agricola più sostenibile.

Drone Ag collabora anche con il più grande produttore di slug-pellet al mondo, De Sangosse, che apprezza la crescente popolarità dei sistemi basati sui droni e vede il vantaggio dell’approvazione dei propri prodotti per l’applicazione tramite drone. Attualmente non esistono sostanze chimiche regolamentate autorizzate per l’applicazione su larga scala tramite drone, pertanto Drone Ag, De Sangosse e la Chemicals Regulations Division (CRD) dell’HSE stanno collaborando a una sperimentazione per certificare adeguatamente i pellet lumachicidi per l’uso con i droni.

Se avrà successo, questa sperimentazione sarà fondamentale per proteggere le colture di latifoglie dalla pressione dei molluschi, anche in condizioni atmosferiche e di terreno sfavorevoli. I droni, infatti, possono accedere ai campi in periodi dell’anno (tardo autunno) che spesso non sono accessibili ai macchinari a terra.

Questa sperimentazione getterà le basi per future prove chimiche applicate con i droni.

DJI Agras T50 e T25

Il DJI Agras T50 rappresenta una svolta nel mondo dell’agricoltura su larga scala. La sua impressionante capacità di carico, fino a 40 litri per l’irrorazione o 50 kg per lo spandimento, lo distingue dai precedenti modelli Agras, consentendogli di coprire fino a 50 acri (21 ettari) all’ora. E per chi cerca un’opzione più piccola, il DJI Agras T25 condivide la maggior parte delle stesse caratteristiche funzionali in un pacchetto più piccolo, con un carico utile di 20 litri per l’irrorazione o 25 kg per lo spandimento.

Una caratteristica fondamentale dei droni Agras è il sistema di irrorazione a doppia atomizzazione con una configurazione a quattro irrigatori e un design coassiale a doppio rotore. Questo sistema garantisce una copertura precisa con gocce di dimensioni regolabili e portate elevate, rendendolo uno strumento ideale per spruzzare uno strato uniforme di imbiancatura sulle serre o per spargere le sementi.

Entrambi i droni Agras hanno capacità avanzate di aggiramento degli ostacoli grazie al sistema cardanico UHD FPV. Hanno anche un volo ad altitudine fissa su pendenze di 50°, garantendo prestazioni ottimali anche su terreni difficili. Questo li rende adatti a paesaggi vasti e a volare intorno a strutture come fienili, abitazioni e macchinari.

Inoltre, entrambi i droni possono eseguire operazioni automatizzate. In altre parole, è possibile impostare i parametri della missione e il drone eseguirà l’operazione in modo autonomo. Non è quindi necessario pilotare manualmente il velivolo, ma è sufficiente controllarlo da remoto entro una linea visiva.

Come diventare un pilota Agras certificato

Nel Regno Unito l’irrorazione con i droni è legale, ma gli operatori necessitano di determinate autorizzazioni a seconda di ciò che intendono irrorare. A prima vista, questa procedura può sembrare complicata. Seguite la nostra guida per avere una visione semplice e informativa di ciò che dovete fare.

  1. Ottenere un certificato generale di vista a vista (GVC)
    Il GVC è una qualifica approvata dalla CAA del Regno Unito che consente agli operatori di richiedere un’autorizzazione operativa per volare nella categoria specifica, che prevede un esame teorico, una prova pratica di volo e la creazione di un manuale operativo.
  2. Caso di sicurezza operativa (OSC)
    Gli OSC sono necessari per i droni di grandi dimensioni con peso superiore a 25 kg, come il DJI Agras T25 o T50, e per qualsiasi attività di spargimento/spruzzatura con droni, in quanto sono considerati articoli da lancio. Un OSC richiede la presentazione di un manuale operativo in tre volumi che dimostri alla CAA che sono stati identificati tutti i pericoli e i rischi per la sicurezza.
  3. Approvazione dell’Health and Safety Executive (HSE)
    Se volete applicare pesticidi con un drone, dovete ottenere l’approvazione preventiva dell’HSE. Dovete assicurarvi che l’irrorazione avvenga secondo un Piano di applicazione approvato. Le specifiche operazioni di irrorazione devono essere autorizzate dall’HSE e il Piano di applicazione deve essere completato dagli operatori di irrorazione aerea. In definitiva, l’HSE deve essere soddisfatta che tutte le operazioni di irrorazione aerea possano essere effettuate senza rischi per la salute umana o l’ambiente.

Sintesi

In sintesi, i droni Agras offrono molte applicazioni in agricoltura, migliorando l’efficienza operativa e snellendo i processi. Grazie alle capacità di ricarica rapida e ai solidi protocolli di sicurezza dei dati, questi quadricotteri sono uno strumento affidabile e indispensabile per l’agricoltura moderna, in grado di offrire agli agricoltori efficienza, precisione e durata.

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