Le autorità sanitarie pubbliche nelle isole semiautonome di Zanzibar in Tanzania stanno utilizzando droni per localizzare e mappare i siti di riproduzione delle zanzare negli hotspot della malaria.
Il progetto è guidato da un team internazionale composto da Aberystwyth University del Regno Unito, Liverpool School of Tropical Medicine, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Zanzibar Malaria Elimination Program, Tanzanian Flying Labs, Mosquito Consulting e Zzapp Malaria. Il finanziamento viene fornito dall’Innovative Vector Control Consortium, fondato nel 2005 con una sovvenzione iniziale di 50 milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
I droni aumentano gli sforzi di eliminazione della malaria a Zanzibar
Le autorità sanitarie pubbliche hanno bisogno di informazioni aggiornate sugli hotspot della malaria per indirizzare meglio gli sforzi di eliminazione. I droni possono mappare rapidamente queste aree e, una volta identificati i siti di riproduzione nelle immagini dei droni, le autorità possono utilizzare i dati all’interno di un’app per smartphone su misura per localizzare e trattare con precisione gli habitat delle zanzare.
Spiegando che la soluzione basata sulla tecnologia integrerà gli interventi esistenti come zanzariere da letto e spray residui per interni, il dottor Andy Hardy del Dipartimento di Geografia e Scienze della Terra dell’Università di Aberystwyth afferma:
Una delle principali sfide per i gestori delle malattie è trovare piccoli corpi idrici che le zanzare usano per riprodursi. È qui che entrano in gioco i droni. Per la prima volta, le immagini dei droni possono essere regolarmente catturate dal programma di eliminazione della malaria a Zanzibar, per creare mappe precise e accurate di potenziali siti di riproduzione.
Hardy aggiunge che un singolo drone è in grado di rilevare una risaia di 30 ettari in soli 20 minuti. Queste immagini vengono quindi elaborate e analizzate lo stesso pomeriggio per individuare e mappare potenziali siti di riproduzione.
L’approccio si è dimostrato così accurato ed efficiente che il dottor Silas Majambere della Pan-African Mosquito Control Association vuole che la mappatura dei droni sia adottata anche in altre campagne nazionali contro la malaria in Africa, comprese quelle in Ruanda, Tanzania, Uganda e Ghana.
Majambere ha dichiarato:
Mentre ci sforziamo verso l’obiettivo finale dell’eliminazione della malaria, guardiamo a nuove tecniche e tecnologie per informare le strategie di intervento. Il lavoro di mappatura dei droni sta aiutando a fornire informazioni critiche per consentire una valutazione su larga scala di dove esistono corpi idrici permanenti e semipermanenti, obiettivi chiave per il controllo delle zanzare malariche.
Il team internazionale sta ora incorporando le immagini dei droni e la tecnologia degli smartphone in un sistema di intelligenza spaziale per aiutare a guidare gli sforzi per sradicare la malattia che uccide più di 400.000 persone ogni anno.