Il DJI Dock è una stazione robotica con grado di protezione IP55 che consente all’M30 di decollare e atterrare automaticamente da una postazione fissa. Inoltre, offre al drone la possibilità di ricaricare le batterie e di scambiare i carichi utili, rendendolo una soluzione ideale per operazioni a lungo termine e frequenti in ambienti remoti e difficili dell’Alaska.
Secondo l’Alaska DOT&PF, la tecnologia è in fase di sperimentazione a Juneau in collaborazione con DJI e Frontier Precision. Ryan Marlow, coordinatore UAS per l’aviazione a livello statale presso l’Alaska DOT&PF, afferma:
Questa nuova soluzione innovativa ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui conduciamo le operazioni con i droni a lungo termine, in particolare nelle aree più remote dell’Alaska”.
Durante il test, l’M30 ha catturato immagini aeree ad alta risoluzione di un’area nota per le frequenti valanghe. Questi dati saranno ora utilizzati per sostenere gli sforzi del DOT&PF per migliorare la sicurezza dei pendolari e per ridurre il rischio di valanghe nella zona.
Frontier Precision sottolinea che il DJI Dock ha permesso al drone di coprire una vasta area in modo rapido ed efficiente, senza la necessità di lanci e atterraggi multipli.
“I vantaggi di questa nuova tecnologia sono numerosi. Con le operazioni automatizzate dei droni, l’Alaska DOT&PF può raccogliere dati in modo più rapido ed efficiente, migliorando il processo decisionale e, in ultima analisi, i risultati in caso di problemi geografici complessi e migliorando la sicurezza dei corridoi autostradali. Inoltre, il sistema DJI Dock riduce la necessità di intervento umano nelle missioni dei droni, rendendole più sicure e affidabili”, afferma Sean Muldoon, specialista in vendite e servizi presso Frontier Precision.
Anche il DOT&PF concorda sul fatto che i droni possono contribuire in modo significativo al miglioramento della sicurezza in Alaska, fornendo funzionalità avanzate di monitoraggio e ispezione.
Vale la pena ricordare che il DOT&PF supervisiona 237 aeroporti, nove traghetti che servono 35 comunità lungo 3.500 miglia marine, oltre 5.600 miglia di autostrada e 839 strutture pubbliche in tutto lo Stato dell’Alaska.