Il nuovo SDK Payload di DJI consente a fotocamere, sensori e payload non-DJI, come strumenti e dispositivi di comunicazione dall’aria a terra di essere montate e integrate direttamente nei droni DJI Serie Matrice 200. Aprendo questo strato della tecnologia core di DJI all’ecosistema di droni commerciali, qualsiasi produttore, sviluppatore o ricercatore può creare un drone personalizzato per uno scopo o settore specifico.
DJI sta riducendo diversi livelli di complessità con l’introduzione di DJI Skyport, un adattatore per porta gimbal che consente di integrare un carico utile esterno ai droni DJI. Con l’adattatore per porta gimbal DJI Skyport, il circuito stampato e l’accesso alle API, un sensore esterno o un carico utile possono essere facilmente installati e controllati proprio come se fosse una fotocamera DJI Zenmuse. Il set-up si collegherà direttamente all’alimentazione del drone, eliminando la necessità di cavi esterni e batterie. Payload SDK consente inoltre l’accesso al potente sistema di comunicazione dati del drone, che offre agli operatori la possibilità di comunicare direttamente con il sensore e di ricevere i dati in tempo reale.
“In SLANTRANGE, la nostra missione è fornire nuove preziose informazioni agli agricoltori e agli agronomi che consentiranno loro di produrre di più con meno attraverso nuove applicazioni di telerilevamento e analisi aerea”, ha dichiarato Michael Ritter, CEO di SLANTRANGE. “Fino ad ora, abbiamo dovuto collegare i nostri sensori ai droni DJI con cavi di alimentazione esterni o batterie, il che ha aggiunto complessità e, cosa ancora più importante, aumento del peso che ha ridotto il tempo di volo. L’utente inoltre non ha avuto informazioni dal sensore in volo. Con il nuovo Payload SDK e Skyport di DJI, il nostro 3PX appena annunciato offre ai clienti un sensore pronto al volo e una completa comprensione del suo stato direttamente sullo schermo di controllo di volo del drone. In combinazione con la nostra tecnologia brevettata per la misurazione aerea delle colture, questo assicura che ogni volo produca dati accurati e affidabili. Per l’utente finale, ciò significa flussi di lavoro più semplici, più snelli e costi operativi sostanzialmente inferiori”.