“Due droni hanno causato non pochi problemi all’aeroporto di Gatwick (Londra) nelle scorse ore. DJI ha voluto diramare un comunicato stampa con il suo punto di vista sulla vicenda, pur non essendo coinvolta direttamente.”
La notizia è rimbalzata sui media di tutto il Mondo: dei droni sono stati visti in volo nelle no fly zone dell’aeroporto di Gatwick, causando non pochi problemi. Tra voli cancellati, ritardi e disagi per i passeggeri, ora arriva il momento delle indagini. E la punizione sarà,probabilmente, esemplare.
DJI, società leader mondiale nella realizzazione di droni civili e nelle riprese aeree, ha offerto assistenza alle autorità che stanno indagando sui droni che sono stati avvistati sorvolando l’aeroporto di Gatwick. Il produttore DJI ha dichiarato di non avere avuto la possibilità di investigare direttamente su ciò che è successo e neppure di conoscere la tipologia di droni impiegati (potrebbero essere assemblati o prodotti da altre società).
DJI ha dichiarato che “mentre la stragrande maggioranza dei piloti di droni vola in modo sicuro e responsabile, DJI deplora qualsiasi tentativo di utilizzare deliberatamente i droni per causare dei danni.L’incidente segnalato a Gatwick sottolinea la necessità di impiegare sistemi in grado di aiutare a far rispettare le leggi contro l’uso illegale di droni”.
DJI, considerata la sua grande esperienza in merito ai droni e alle tecnologie per il loro controllo, ha anche esortato le autorità a migliorare le tecniche per evitare che accadano nuovamente incidenti come quello dell’aeroporto di Gatwick.
Per esempio dotare i droni di codici identificativi visualizzabili da remoto e fare in modo che i dispositivi e i piloti debbano trasmettere la posizione in tempo reale. Sempre DJI consiglia sistemi per abbattere droni in situazioni considerate critiche, proprio come quella accaduta nell’aeroporto londinese.
DJI ha un sistema di identificazione remota chiamato Aeroscope in grado di fornire posizione e numero di serie dei droni alle forze dell’ordine. AeroScope è una piattaforma completa di rilevamento dei droni che identifica rapidamente i collegamenti di comunicazione UAV, raccogliendo informazioni come lo stato dei voli, i percorsi e altre informazioni in tempo reale. Questo flusso di dati di monitoraggio aiuta le autorità a effettuare una risposta informata il prima possibile.
Progettato per la protezione continua di siti di grandi dimensioni, l’unità stazionaria AeroScope supporta la personalizzazione e la costruzione in base al sito specifico e alle esigenze dell’utente per coprire completamente lo spazio aereo circostante. In condizioni ideali, il sistema può monitorare un raggio fino a 50 km e ottenere informazioni chiave dai droni in soli 2 secondi.
I dati di monitoraggio possono essere integrati con i sistemi di sicurezza esistenti delle autorità per fornire in modo efficiente un sistema di monitoraggio integrato.
Questo sistema supporta anche il cloud pubblico, il cloud privato e la distribuzione locale, in grado di soddisfare esigenze specifiche come il monitoraggio fuori sede e la segregazione dei dati.
AeroScope Backstage Management System è il cuore di un sistema di sicurezza drone completo. Utilizzando la tecnologia avanzata digestione delle informazioni, questo sistema fornisce strumenti di monitoraggio,di comando e di indagine centralizzati, che si integrano con i dati raccolti dai voli precedenti.
Si tratta di un sistema completo e conveniente per le aziende che monitorano i droni e contribuiscono a rendere lo spazio aereo pubblico più sicuro. Supporta anche un Software Development Kit (SDK) per soddisfare le richieste specifiche delle autorità e supportare l’integrazione di diversi sistemi.
Sempre DJI esorta le autorità competenti a legiferare per fare in modo che i piloti di droni siano correttamente identificati e identificabili oltre a fornire corsi per insegnare ad operare correttamente i droni. DJI ha anche ricordato l’utilizzo di tecnologie come quella del Geospatial Environment Online (GEO) per creare barriere virtuali tramite GPS così da evitare di volare nelle zone con restrizioni, le No Fly Zones.
Pur essendo impiegati ormai da qualche anno, i droni rappresentano una novità alla quale i legislatori e le autorità di pubblica sicurezza non si sono ancora abituati. Questo comporta che si verifichino eventi come quelli dell’aeroporto di Gatwick e che potrebbero aumentare ulteriormente con la crescente diffusione dei droni e il loro basso costo.
Consigliamo a tutti gli aeroporti italiani di dotarsi del sistema DJI AeroScope per affrontare efficacemente il problema della violazione dello spazio aereo da parte di droni non autorizzati.